"Naiade n. 6" H. cm 56x35x50 scultura in bronzo Opera firmata e datata alla base
Bozzetto dell'opera di proprietà del Museo di Dallas in Texas
Autentica su fotografia con timbro dell'artista (con data 1948)
Esp.: -1959, Roma, VIII Quadriennale
- 1960, Premio Forlì
- 1963, Milano, XXIII Biennale nazionale d'arte Adriano Alloati ossia la naiade come Weltanschauung.
Per Adriano Alloati, scultore di enorme personalità e figlio d’arte (suo padre, Giovanni Battista, era una star internazionale del simbolismo primonovecentesco), il femminile è una chiave di interpretazione del visibile e dell’invisibile, una visione del mondo. Anzi: una Weltanschauung, per dirla con teutonica parola da epistemologi. E lo sappiamo bene che il termine Weltanschauung è per noi intraducibile, non ci dimentichiamo certo che vuol significare qualcosa di più di una già complessa “visione del mondo”. Ma è proprio in quel di più, in quella imprendibile maggiorazione di significato, che risiede il senso abissale dell’universo artistico di Alloati: è come se in lui il misero ego umano si fosse eclissato definitivamente a favore di una sofisticata dimensione sovrapersonale, filtrata da un occhio mentale lucido e poetico insieme, in grado di trasmettere alla mano plasticatrice gli impulsi nervosi provocati dalla visione di un mondo mai visto e mai raccontato prima, popolato soltanto da misteriose naiadi... Sì, le naiadi: ninfe delle acque sorgive, longeve ma mortali, lenitive e ammorbatrici, docili e vendicatrici. Come tutte le donne, che sono lo specchio della vita e del mondo.
Le naiadi di Alloati sono, dunque, idee astratte e interiorizzate, raffigurate in forme femminili tridimensionali assolutamente singolari. Ecco la potenza del genio artistico, demiurgico: inventare e realizzare un mondo nuovo, con nuove creature speciose, impensabili prima dell’atto generatore. Un atto cerebrale e manuale. Un atto unico e irripetibile, qual è quello di Adriano Alloati.
(Testo di Armando Audoli - Da "Il crepuscolo delle dee. Idealità classica e scultura moderna a Torino, 1920-1990", Weber & Weber, Torino, 2007)
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